BIANCO E NERO

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La grazia di un bambino che vocia tra le mura
è una città nella mareggiata
un bosco d’acqua, un colonnato
fatto di tufo e onice dura.
Più forte di quel vento in discesa, più dell’ombra
seguita sulle pietre come un fedele amico.
Più snella e più veloce del tempo
più dell’ora, suonata alla campana
da un sacrestano al buio.
Più ricco del faccino che tiene non c’è nulla
nemmeno quelle ali nei piedi di paese
quell’andatura un poco tra il falco
e il lupo nero.
L’ho visto sulle scale di pietra, come un gatto
l’ho visto e aveva il bianco di certe nevi a valle
sdraiate sopra l’erba che dorme, quelle pure.

(Massimo Botturi)

Foto mia.
Parole di Massimo